"Due" parole su di me:
Sono un fotoamatore naturalista di Carpi (MO).
"La fotografia è la mia passione, la natura il mio ambiente”
Il mio interesse per l’arte della
fotografia nacque nel settembre del 2003.
Di ritorno dalla Tanzania, un mio caro amico mi mostrò delle diapositive stupende che ritraevano un gran numero di animali nel loro ambiente incontaminato;
fu amore a prima vista.
Acquistai subito la mia prima macchina fotografica, una Canon AE-1, con un obiettivo Canon FD 50mm f1.8; questa macchina era completamente manuale; cominciai a
sperimentare ed a documentarmi, per capire meglio la meccanica della luce e le regole base della fotografia.
Incrementai il mio corredo fotografico con un obiettivo grandangolare, il Canon FD 28mm f2.8 ed un teleobiettivo economico, il Makinon 300mm f5.6 catadiottrico.
Questo tele, aveva il vantaggio di essere anche un obiettivo macro, ma ben presto mi accorsi che questa tipologia di ottica
avrebbe limitato notevolmente la mia creatività; infatti essendo a riflessione di specchi aveva il diaframma fisso, quindi anche la profondità di campo era
vincolata ad f=5.6. Cercai una soluzione alternativa, sempre con un occhio di riguardo al prezzo comprai un Sigma 400mm f5.6 MF ed il Power Winder A
che permetteva lo scatto in sequenza automatico a 2 fotogrammi al secondo. Ecco che ero pronto per il mio primo appostamento fotografico: che emozione!
Ciò che mi colpì maggiormente (e che mi emoziona tuttora) è il fatto di essere così vicino agli animali che si ritraggono, senza arrecare loro alcun
disturbo; è affascinante sentire i rumori ed i silenzi della natura. Con un capanno autocostruito riuscii a fotografare un bel Martin Pescatore e ne ero molto
fiero.

Nonostante l'impegno però gli scatti buoni erano una rarità; decisi di cambiare sistema e di passare anche all'Autofocus. Ecco la mia prima Nikon, la F80 con
il battery-pack; oltre ad un classico Nikkor 28-80mm f3.5-5.6 comprai anche un Tamron 200-400mm f5.6 con lenti Low Dispersion; sinceramente non fu proprio un
successo; infatti la messa a fuoco era molto lenta ed utilizzandolo sempre a 400mm era inutile che fosse uno zoom.
Dopo avere provato per un breve periodo il Nikkor 28-105mm f3.5-4.5 acquistai il Nikkor 24-120mm f3.5-5.6 che nel 2006 mi diede grandi soddisfazioni durante un viaggio negli Stati Uniti. USA 2006

Di ritorno dal viaggio ebbi anche la soddisfazione di presentare le mie diapositive con musica blues di sottofondo presso un bar di Soliera (MO), il Poldo Cafè.
Grazie al fermento della fotografia digitale i prezzi delle apparecchiature analogiche erano scesi notevolmente e questo mi permise di comprare, sempre su e-bay, il migliore
corpo analogico prodotto fino ad allora, la Nikon F5, alla quale abbinai un Nikkor AF 300mm f4 con duplicatore di focale Nikkor TC-301. Ecco, finalmente
avevo un'attrezzatura che mi permetteva di ottenere qualche bello scatto pulito di soggetti naturalistici; capii però che da un lato l'attrezzatura era importante,
ma dall'altro era fondamentale avere confidenza con essa per poterla sfruttare al meglio.
Cominciai a frequentare assiduamente una nuova area protetta che avevano creato vicino a casa mia, l'Oasi "La francesa" di Fossoli di Carpi.
In questo luogo trovai persone squisite che mi accolsero a braccia aperte e che mi consegnarono "le chiavi" dell'Oasi, sia in senso metaforico
che pratico. In questo periodo che ebbi una notevole crescita sia dal lato fotografico che dal lato naturalistico.
Qui conobbi Marco, un altro fotoamatore col qual quale avrei condiviso diverse avventure/disavventure.
Dopo avere studiato insieme qualche appostamento fotografico, io e Marco decidemmo di fare un'escursione in uno dei luoghi più belli d'Italia per la
fotografia naturalistica, il Delta del Po; ci recammo alla Valle Bertuzzi, adiacente a Lido di Volano; avevamo letto che da quel
luogo si potevano osservare i fenicotteri; ed eccoli li rosa, bellissimi e molto eleganti; fu bello contemplarli e
fare qualche scatto ambientato; infatti la distanza era abbastanza elevata. Dopo circa un paio d'ore intervallate da qualche fotografia
decidemmo di andare a mangiare qualcosa, ma ecco che mentre andiamo verso la macchina ci capita una di quelle occasioni che capitano raramente;
uno svasso maggiore particolarmente confidente era a non più di 5 metri da noi, la luce era stupenda e lo sfondo altrettanto. Scattai tutto il rullino
che avevo nel corpo macchina; un signore arrivato con un'Audi A4 famigliare grigia sembra voler partecipare al nostro momentaneo successo; gli rivolsi la parola ma senza risposta; pensai: "gente strana".
Proseguimmo verso la mia macchina ed una volta arrivati lì, mi accorsi che era stata scassinata. Dopo un momento di sconforto, constatammo che non era stato
rubato nulla, infatti avevamo tutto con noi.. Saliti in macchina ci dirigemmo verso il centro di Lido di Volano e casualmente trovammo una rosticceria;
parcheggiammo vicino all'entrata e ci accorgemmo che la rosticceria era chiusa, ma così gentilmente i gestori ci fecero entrare ugualmente; dovemmo attendere
circa 5 minuti per potere ritirare il fritto.
Quei cinque minuti ci costarono all'incirca 7000 euro in due.
Quando uscimmo dalla rosticceria non ci accorgemmo immediatamente che in macchina non c'era più assolutamente nulla, ma quando lo capimmo fu veramente una tragedia.
Seguì un pomeriggio di disperazione e di chiamate ai Carabinieri, che si dimostrarono disponibili, ma che non ci diedero speranze.
Delle persone ci dissero che avevano visto una famigliare grigia sfrecciare nella via con il portellone posteriore aperto ed una persona dentro al baule.
Non fu per me immediato capire che non mi avevano tolto la fotografia, ma "solamente" la macchina fotografica. Dopo un periodo da zombie, pian piano mi ripresi, e Marco idem.
Era giugno ed avevo già programmato un viaggio in Sud Africa con Avventure nel Mondo. Per un momento pensai che forse era il caso di non partire, in modo da
risparmiare 3500 euro netti; ma poi pensai che non sarebbe stato giusto che quei delinquenti mi rovinassero anche le vacanze tanto sognate.
Chiaramente non potevo però fare un viaggio del genere senza macchina fotografica..
Decisi di comprare del materiale abastanza economico sempre tramite aste online: corpo Nikon F90x con battery-pack, zoom Sigma 28-70mm f2.8-4 e teleobiettivo Sigma 600mm f8 catadiottrico, il tutto a meno di 500 euro!
Sinceramente, al contrario delle aspettative, mi trovai a mio agio ed i risulati furono assolutamente soddisfacenti; in realtà, fu merito di un paese
incredibile popolato da uomini generosi ed amichevoli. SUDAFRICA 2007

Al ritorno del viaggio ebbi l'opportunità di presentare le mie diapositive in una delle belle iniziative organizzate dal circolo Imago di Rovereto sul Secchia.
Ben presto il corredo economico che avevo messo insieme prima delle ferie cominciò a starmi stretto;
infatti avevo nostalgia della mia bellissima F5 e di un'ottica di buona qualità.
Fotografando soggetti veloci con una fotocamera a pellicola avevo spesso problemi di velocità di scatto;
la resa delle pellicole ad elevata sensibilità non mi piaceva, quindi solitamente utilizzavo quelle da 100 iso o
addirittura da 50 iso. Decisi di acquistare un'ottica luminosa.
Sempre approfittando della caduta a picco dei prezzi delle analogiche ricomprai la grande Nikon F5 ed
optai per il Nikon 300mm f2.8 AIS IF-ED manual focus ed il Nikon TC-301 2x. Uno sfocato incredibile grazie alla ridotta profondità di campo e tanta
luce a disposizione. Ero molto contento ed infatti quella accoppiata la mantenni praticamente fino ad oggi.
La fotografia digitale non mi attirava. Mi dava una sensazione "fredda" ed ero convinto che
la qualità della pellicola, in particolare della diapositiva fosse irraggiungibile. Ero contento così, avevo il mio sviluppatore di diapositive di fiducia,
compravo le pellicole online, potevo proiettare le mie fotografie con uno spettacolare Rollei doppialente e se avevo bisogno di qualche file potevo
ottenerlo con il mio scanner Minolta
Ma l'appetito vien mangiando..
Capii che per ottenere delle belle foto naturalistiche ero costretto a lavorare costantemente in raffica, e ad 8 fotogrammi al secondo, di rullini
se ne "mangiano" parecchi; inoltre la mia "teoria" della qualità faceva un po' acqua. Sebbene a livello di proiezione pensi che la diapositiva non abbia pari,
a livello di stampa penso sia il contrario. La carta Cibachrome non si trova più da un pezzo, quindi per effettuare una stampa risulta necessario passare
attraverso una scansione; a questo punto partendo da un nativo digitale si evita un passaggio di discretizzazione della realtà.
La maggior parte dei fotografi ci era già arrivato da un pezzo..
Fu nel febbraio del 2008 che, successivamente ad un Reportage del Carnevale di Cento dei Toponi, l'ultima goccia fece traboccare il vaso.
A causa della carenza di clienti, i prezzi dello sviluppo delle diapositive erano costantemente in crescita e per l'ennesima volta era
avvenuto un rincaro di 1 euro su ogni rullino.
...decisi che "basta"!...
Vendetti tutto il mio materiale analogico ed acquistai la nuovissima Nikon D300 con battery-pack. Volevo un corpo digitale che fosse paragonabile come dimensione alla F5.
Stimai un milglioramento netto delle mie fotografie di circa l'80%; questo sin dalla prima uscita fotografica che feci nell'oasi della Lipu di Torrile. Incredibile.
Tutto ciò che altri fotografi mi avevano detto era vero; le potenzialità della fotografia digitale erano infinite e la qualità, paragonabile, se non superiore
all'analogico; la possibilità di vedere istantaneamente il risultato, di cambiare la sensibilità da uno scatto all'altro, di fotografare costantemente in
raffica, ma a cuor leggero, infatti a costo zero!
Questi ingredienti permettono di migliorarsi ad un ritmo precedentemente impensabile.
Da allora ho continuato nella mia crestita ed ho avuto la fortuna di incontrare mia moglie, con la quale condivido avventure e passioni.
Pensavo di avere già contribuito a sufficienza al sostentamento di alcuni esseri spregevoli. Invece NO.
A maggio del 2012, poco prima del Terremoto che avrebbe coinvolto pesantemente le mie zone, mia moglie ed io siamo stati derubati in casa nostra. Tutto il nostro materiale fotografico SPARITO.
Fortunatamente siamo riusciti a recuperare parte della perdita grazie ad una assicurazione.
Attualmente ho ridotto il mio corredo ed ho mantenuto solamente gli obiettivi che utilizzo veramente, un tele, un grandangolo ed un obiettivo macro.
|


Canon AE-1

Makinon 300mm f5.6 Mirror Lens

Sigma 400mm f5.6 MF

Power Winder A

Nikon F80 con Battery-pack

Tamron 200-400mm f5.6 LD

Nikon F5 body

Nikon AF 300mm f4

Nikon TC-301 2x

Nikon F90x con battery-pack

Sigma 600mm f8 Reflex

Sigma 28-70mm 2.8-4

Nikkor 300mm f2.8 AIS IF-ED


Nikon D300 con battery-pack
|